Repost: 01/05/2021
Il presente progetto si riferisce al materiale aeronautico rinvenuto presso azienda di privato. Da una prima sommaria analisi il lotto di materiale si compone di:
-Sezione centrale del longherone alare
-Coppia di semicarrelli, entrambidotatidi pneumatico
-Parti delle scatole porta munizioni
-Maglioni per mitragliatrici
-Bossoli mitragliatrici
-Meccanismo di sincronizzazione
-Bombola ossigeno(identificazione incerta)
-Tubazioni-Lamiere e componenti metalliche non identificabilial momento
-Carrucola guida cavo comando
A cui si potrebbe aggiungere:
-Motore FIAT A.74-Semiala destra e ruotino di coda
-Alettone sinistro e tettuccio
Altri componenti noti sono oggetto di trattive in corso; in caso di accordo, la lista verrà conseguentemente aggiornata.
CONSIDERAZIONI SUL VALORE STORICO-TECNOLOGICO DEL RELITTO
Considerando il luogo del ritrovamento, appare estremamente probabile che il relitto rinvenuto sia il velivolo FIAT G.50 del Tenente M. Roncali, appartenente al 20°Gruppo CT schierato col CAI in Belgio nel 1940-1941.
Il velivolo risulta andato perduto in data 13 febbraio 1941 per cause incerte; il pilota risulta deceduto al momento dell’impatto.
Il valore storico-tecnologico del relitto è sicuramente elevato. Al momento del FIAT G.50 risultano sopravvissuti solo un esemplare completo e due semiali. Solo una semiala è al momento esposta al pubblico. La storia specifica di questo esemplare è rilevantissima: non risultano infatti esposizioni o aree museali dedicate alle operazioni condotte dal CAI in Belgio.
La provenienza da un crash site permette inoltre la ragionevole identificazione dell’esemplare e la ricostruzione della sua storia. Dal punto di vista tecnologico, l’analisi degli oggetti rappresenta un’occasione unica per acquisire una messe di informazioni sulle tecniche e tecnologie costruttive FIAT, in particolare integrando le verifiche sugli oggetti allo studio della documentazione originale esistente.
PROGETTO
Il lotto si presenta come una collezione eterogenea e parzialmente discontinua di componenti del velivoloG.50. Il fatto che sitratti di un recupero da crash site e le pessime condizioni di preservazione, comporta che gli artefatti siano pesantemente danneggiati e presentino evidenti segni di corrosione.In particolare la carrucola (fig.1e sua possibile identificazione in fig.2), presenta estesi e quasi sicuramente irrimediabili problemi di corrosione.
Lo pneumatico del semicarrello (fig.3) presenta pesanti danneggiamenti; al momento risulta impossibile determinare quali di questi danni siano dovuti ad impatto e quali siano invece dovuti all’azione del tempo.
In molti sanno che in A.S.F. sono conservate molti parti di un Fiat G.50 della Regia Aeronautica recuperate, fortunosamente, in Belgio alcuni anni orsono. Il progetto iniziale era quello di realizzare un modello del velivolo in “plastica” ed inserirvi i pezzi ritrovati (vedere nell’ area Progetti) ma questa ambiziosa realizzazione non ha trovato seguito per due motivi paralleli: una questione di mancanza di spazio nell’ Hangar G dove posizionare il velivolo così ricomposto, una questione meramente economica in quanto il progetto era troppo ambizioso per una associazione, ben supportata anche economicamente, ma non così tanto.
La stima dei costi di questo progetto superava di gran lunga il budget annuale di ASF. Ma conoscendo l’importanza dei manufatti aeronautici in nostro possesso abbiamo realizzato, prendendo ispirazione da ciò che frequentemente viene realizzato in importanti Musei aeronautici, un diorama rappresentante il luogo dello schianto del velivolo esponendo i principali pezzi
recuperati. L’ambientazione è stata completata attraverso l’utilizzo di materiali di recupero e fotografie operative di Fiat G.50 durante la Campagna d’Inghilterra ottenendo, a nostro avviso, un risultato soddisfacente volto a valorizzare ciò che resta del velivolo. Non tutti i pezzi di ASF sono stati esposti, così come non è stata ancora realizzata una vetrina espositiva dedicata alle altre parti del velivolo arrivate in Archivio, ma il progetto è ancora in sviluppo. Nell’area del sito dedicata ai Progetti di ASF , a breve, completeremo la raccolta fotografica di ciò che abbiamo salvato da sicura distruzione nella speranza, un giorno, di poter allestire il velivolo o meglio ciò che ne resta in un ambiente più ampio per valorizzare al meglio il caccia Fiat G.50 italiano che, ad oggi, non è presente in Italia niente di conservato pur essendo stato uno tra i più importanti velivoli della nostra Aeronautica in tempo di guerra.
RENDER PROGETTO
IMMAGINI STORICHE G.50 (Archivio Storico Federighi)
“CRASH SITE”
“CHIAMATA ALLE ARMI”
In tanti si sono fatti avanti per sostenere il progetto di restauro. Qui trovate la lista, in continuo aggiornamento
Se volete contribuire al progetto condividendo idee, spunti, materiale, fotografie o semplicemente con suggerimenti o richieste di informazioni potete mandare una mail a: info@archiviostoricofederighi.it oppure compilare il form qui sotto.